panico

Attacchi di panico

Cosa sono gli attacchi di panico

Gli attacchi di panico sono una manifestazione d’ansia improvvisa e molto intensa, anche se di durata limitata. Sono caratterizzati da una forte sintomatologia fisica (ansia somatica) tale da indurre la persona che ne fa esperienza per le prime volte a pensare di essere sul punto di avere un infarto, di morire o di impazzire. Caratteristica distintiva degli attacchi di panico è infatti la violenza delle manifestazioni fisiche.
Gli attacchi di panico possono essere situazionali o improvvisi. Nel primo caso si tratta di attacchi indotti da specifiche situazioni temute o innescati addirittura dall’ansia anticipatoria di tali situazioni. Quest’ultimo è il caso tipico in cui gli attacchi di panico si trovano associati ad altri problemi psicologici come le fobie specifiche: ad esempio un ragazzo con la fobia degli aerei può avere un attacco di panico in aeroporto prima di imbarcarsi; la fobia sociale per cui, ad esempio, il testimone di nozze può avere un attacco di panico al ricevimento quando è costretto a interagire con molte persone o, ancora, l’agorafobia per cui, ad esempio, una signora può avere un attacco di panico mentre è in coda alle poste in una stanza sovraffollata in cui manca l’aria.
Altro caso è quello degli attacchi di panico improvvisi che si manifestano come un fulmine a ciel sereno. Questi episodi sono molto comuni e nella maggior parte dei casi rimangono degli episodi isolati senza conseguenze. Altre volte invece possono ripetersi provocando un disagio significativo e dando origine a un disturbo di panico.

I sintomi degli attacchi di panico sono:

  • Tachicardia
  • Palpitazioni
  • Sudorazione
  • Tremolio degli arti
  • Sensazione di soffocamento
  • Sensazione di asfissia
  • Dolore al petto
  • Nausea e senso di vomito
  • Vertigini o sensazione di svenimento
  • Brividi o vampate di calore
  • Sensazioni di torpore o di formicolio a mani e piedi
  • Derealizzazione o depersonalizzazione
  • Paura di perdere il controllo o impazzire
  • Paura di morire

 

Che cos’è il disturbo di panico?

Il disturbo di panico è una condizione caratterizzata da esperienze di attacchi di panico inaspettati e ricorrenti, dalla continua preoccupazione di poter avere altri attacchi e dalla modificazione del proprio comportamento per cercare di prevenire tali attacchi; ad esempio, evitando i luoghi dove si sono verificati gli attacchi.
L’agorafobia spesso nasce da comportamenti di evitamento di luoghi e situazioni che possono indurre sensazioni di panico.
Se l’attacco di panico è una condizione acuta, il disturbo di panico è la condizione cronica.

 

Come posso capire se soffro di attacchi di panico?

Solo uno psicoterapeuta esperto può diagnosticare con sicurezza un disturbo da attacchi di panico.
Alcuni studi evidenziano che molte persone consultano più di dieci medici prima di ricevere la giusta diagnosi, e di questi solo 1 su 4 riceve un trattamento adeguato basato su protocolli di efficacia dimostrata dalla ricerca scientifica internazionale.
A molte persone capita, comunque, di sperimentare occasionali attacchi di panico nell’arco della vita. Se avete avuto solo uno o due attacchi di panico senza ulteriori disagi, probabilmente non vi è ragione di preoccuparsi. Uno dei punti cruciali del disturbo di panico è la paura di avere altri attacchi. Se avete avuto ripetuti attacchi di panico (quattro o più) oppure se ne avete avuto anche solo uno ma vivete con la paura di averne altri, potrebbe essere il caso di rivolgersi ad un professionista.

In ITC ricorriamo a esaurienti valutazioni psicologiche integrando informazioni provenienti da colloqui, test psicologici e osservazioni psicofisiologiche.

Problemi associati

Il disturbo di panico arriva raramente all’interesse clinico in assenza di altri disturbi. La presenza di disturbo di panico, infatti, è altra tra le persone che soffrono di altri disturbi d’ansia – in particolare di agorafobia – oppure disturbi dell’umore – depressione o disturbo bipolare.

 

A che cosa sono dovuti gli attacchi di panico?

Sono molti i fattori che interagiscono tra loro per portare a sviluppare tanto i singoli attacchi quanto un disturbo da attacchi di panico. Generalmente vi è una predisposizione genetica che si evince anche dalla familiarità di tale disturbo, per cui eventi stressanti e avversi possono portare allo sviluppo dei primi attacchi. Una volta che una persona a rischio sperimenta uno o più attacchi di panico questi tendono a cronicizzarsi in un disturbo di panico.

 

Il trattamento del disturbo di panico

Le linee guida internazionali più prestigiose per il trattamento del disturbo di panico che contemplano il ricorso a trattamenti basati sull’evidenza (Evidence Based Treatments) indicano, in ordine di efficacia, tre tipi di interventi:

  1. Terapia psicologica
  2. Terapia farmacologica
  3. Autoaiuto

La terapia psicologica d’eccellenza è la terapia cognitiva e comportamentale mentre, come dimostrato dalla ricerca, non vi sono prove di alcuna efficacia per interventi di problem solving, programmazione neurolinguistica (PNL), psicoanalisi, rilassamento, terapia interpersonale e terapia psicodinamica. L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Repreocessing) si è dimostrata inefficace nel trattamento del panico.

La terapia farmacologica standard prevede la prescrizione di SSRI a meno di controindicazioni.

 

Domande Frequenti

Quanto è comune il disturbo di panico?
Le stime più verosimili indicano circa il 2-3% della popolazione generale. Nelle donne è molto più comune che negli uomini, si osserva un rapporto di 2:1. Studi diversi quantificano i singoli attacchi di panico in percentuali tra il 6% e il 51% della popolazione.

A che età inizia il disturbo di panico?
Il disturbo di panico generalmente insorge nella prima età adulta. L’età media di esordio è di 20-24 anni, è molto raro prima dei 14 anni (<0,4%) ed è insolita, anche se possibile, l’insorgenza dopo i 45 anni.

Sto diventando pazzo?
Una delle paure più comuni di chi soffre di attacchi di panico è di essere sul punto di impazzire. Si tratta solo di una sensazione data da un meccanismo fisiologico che fa ‘scattare’ l’attacco di panico. Il fatto stesso che vi stiate domandando se stiate per impazzire è un indicatore abbastanza valido del fatto che in realtà non stiate realmente impazzendo!

Posso avere un attacco di cuore?
Sebbene le sensazioni dell’attacco di panico possano essere simili a quelli di un principio d’infarto l’ansia non danneggia assolutamente il vostro corpo.

Il disturbo di panico è ereditario?
La ricerca mostra che il disturbo di panico tende essere maggiormente presente nelle famiglie di chi ne soffre. Nonostante i geni abbiano un ruolo nel suo sviluppo, il disturbo di panico è una relazione probabilistica, di vulnerabilità e non assoluta; non esiste il ‘gene del disturbo di panico’. Dagli studi sui gemelli (studi di genetica quantitativa) attualmente si pensa che il ruolo dei geni sia maggiore quando il disturbo di panico esordisce in età infantile (45-65%) rispetto a quando esordisce in età adulta (27-47%).

Che trattamenti efficaci ci sono per il disturbo di panico?
La ricerca scientifica supporta la terapia cognitivo e comportamentale e la terapia farmacologica come trattamenti d’elezione.
La terapia cognitivo e comportamentale dev’essere basata su esposizioni enterocettive.
La terapia farmacologica comprende l’uso di antidepressivi (SSRI) come cura a lungo termine per ridurre l’occorrenza degli attacchi e di farmaci ansiolitici (benzodiazepine) per aiutare a ridurre la gravità dei sintomi di un attacco in corso.

Quanto dura il trattamento psicoterapeutico per il disturbo di panico?
Gran parte del successo del trattamento della terapia dipende dalla collaborazione del paziente col terapeuta. La terapia ad orientamento cognitivo e comportamentale prevede uno sforzo attivo del paziente e la pianificazione di esercizi da svolgere a casa.
Un paziente che non abbia altre problematiche psicologiche può aspettarsi di vedere dei risultati approssimativamente in 10 o 20 sedute settimanali.

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